Sicurezza Eventi: Guida Circolari Ministeriali e Responsabilità

Sicurezza Eventi: Navigare la Complessità delle Circolari Ministeriali e Proteggere la Tua Responsabilità

Introduzione: L’Era della Massima Responsabilità nell’Organizzazione di Eventi

Gli eventi, siano essi di natura culturale, sportiva o aziendale, rappresentano un motore significativo per l’economia e un fulcro per l’aggregazione sociale. Secondo l’Indagine sul settore dei congressi e degli eventi in Italia – 2022 di Federcongressi&eventi (realizzata con l’Osservatorio Italiano dei Congressi – OIC), il comparto ha generato un fatturato totale pari a 8,7 miliardi di euro nel 2022, con 304.095 eventi ospitati e 36,4 milioni di partecipanti, evidenziando il significativo impatto economico del settore. Tuttavia, la loro organizzazione è divenuta sempre più complessa, accrescendo in maniera considerevole il peso della responsabilità legale per gli organizzatori.

Il punto focale della nuova complessità risiede nell’introduzione delle Circolari Ministeriali, in particolare le Circolari Gabelli e Piantedosi, le quali hanno segnato un punto di svolta nella gestione delle due dimensioni fondamentali della sicurezza: la ‘safety’ (sicurezza strutturale e di emergenza) e la ‘security’ (prevenzione di atti illeciti e mantenimento dell’ordine pubblico). L’obiettivo di questo articolo è fornire una guida chiara e basata su fatti concreti per comprendere e affrontare queste sfide normative, garantendo al contempo la massima sicurezza per i partecipanti e la piena conformità legale per gli organizzatori.

Fonte: Federcongressi&eventi, ‘Indagine sul settore dei congressi e degli eventi in Italia – 2022’, disponibile su federcongressieventi.it.

Il Nuovo Paradigma della Sicurezza Eventi: Analisi delle Circolari Ministeriali

Il panorama della sicurezza per gli eventi pubblici in Italia è stato profondamente ridefinito da documenti ministeriali specifici. La Circolare del Capo di Gabinetto del Ministero dell’Interno prot. n. 555/OP/0001991/2017/1 del 7 giugno 2017 (c.d. Circolare Gabelli) e la successiva Circolare prot. n. 11001/110(10) del 18 luglio 2018 (c.d. Circolare Piantedosi), insieme alla circolare di chiarimento del 19 luglio 2018, rappresentano i documenti cardine che hanno stabilito nuove linee guida per la gestione della sicurezza (‘safety’) e dell’ordine pubblico (‘security’) nelle manifestazioni pubbliche, delineando con maggiore precisione le responsabilità degli organizzatori e le procedure di coordinamento con le autorità competenti.

Fonte: Ministero dell’Interno, Circolare prot. n. 555/OP/0001991/2017/1 del 7 giugno 2017 e Circolare prot. n. 11001/110(10) del 18 luglio 2018 e successiva circolare del 19 luglio 2018.

Dall’Ordinario all’Extraordinario: Il Contesto Normativo Pre-Circolari

Precedentemente all’introduzione di queste circolari, il quadro normativo di riferimento includeva già disposizioni quali il Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS) per le autorizzazioni e il Decreto Legislativo 81/08 per specifici aspetti di sicurezza sul lavoro. Tuttavia, le Circolari Ministeriali hanno inasprito in modo significativo i requisiti per la gestione di eventi caratterizzati da un grande afflusso di pubblico, introducendo un approccio più rigoroso e sistematico alla sicurezza.

La Circolare Gabelli (2017): Ridefinire la ‘Safety’ e la Gestione delle Emergenze

La Circolare del Ministero dell’Interno del 7 giugno 2017, nota come Circolare Gabelli, si concentra in maniera dettagliata sulla ‘safety’, ovvero la sicurezza intesa come incolumità delle persone. Essa ha posto l’accento sulla necessità di garantire aspetti fondamentali quali la sicurezza strutturale dei luoghi (vie di fuga, accessi ed uscite), l’efficace gestione delle emergenze, la presenza di presidi antincendio adeguati, la disponibilità di servizi di pronto soccorso, la pianificazione di piani di evacuazione chiari e l’implementazione di strategie di controllo degli affollamenti (crowd management) per prevenire situazioni di rischio.

La Circolare Piantedosi (2018): L’Approccio Rafforzato alla ‘Security’

Successivamente, la Circolare del Ministero dell’Interno del 18 luglio 2018, detta Circolare Piantedosi, e le sue integrazioni, hanno rafforzato l’approccio alla ‘security’, intesa come prevenzione di atti illeciti e mantenimento dell’ordine pubblico. Questa direttiva ha posto l’attenzione su misure come i controlli rigorosi agli accessi, l’istituzione di filtri di sicurezza, la prevenzione attiva di condotte illecite e la stretta collaborazione con le Forze dell’Ordine e l’intelligence per la valutazione e la gestione delle minacce. L’obiettivo è prevenire che gli eventi pubblici possano essere teatro di azioni criminali o disordini.

La Distinzione Cruciale: Safety (Sicurezza Strutturale) vs. Security (Prevenzione Atti Illeciti)

Le direttive ministeriali evidenziano una distinzione cruciale tra ‘safety’ e ‘security’. La ‘safety’ si occupa di proteggere l’incolumità delle persone da rischi accidentali, strutturali o naturali (es. incendi, crolli, calca). La ‘security’, invece, mira a prevenire e contrastare minacce intenzionali, atti illeciti, terrorismo o disordini. È fondamentale comprendere che, pur essendo concettualmente e operativamente distinte, entrambe le dimensioni devono essere integrate e coordinate in un unico piano strategico di gestione della sicurezza, per garantire una protezione completa e multilivello degli eventi.

Dati, Fatti e Impatto Reale: Il Peso della Responsabilità e le Implicazioni Legali

L’Aumento del Rigore nei Controlli e le Potenziali Sanzioni

A seguito dell’emissione delle Circolari Gabelli e Piantedosi, si è registrata un’intensificazione delle attività di vigilanza e coordinamento da parte del Ministero dell’Interno e delle Prefetture per la sicurezza delle manifestazioni pubbliche. Questa prassi, volta a richiedere piani di sicurezza dettagliati e a consolidare il ruolo dei Comitati Provinciali per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica nel processo autorizzativo, ha condotto a una maggiore scrupolosità nei controlli e, di conseguenza, a un accresciuto rigore nella valutazione della conformità. Sebbene non siano disponibili dati consolidati pubblici sul contenzioso specifico generato, la prassi operativa delle Prefetture indica un inasprimento della vigilanza e la possibilità di interventi correttivi o sanzionatori per mancata o insufficiente conformità, fino alla sospensione di eventi laddove le direttive non siano pienamente rispettate.

Fonte: Ministero dell’Interno, Circolari Prot. n. 555/OP/0001991/2017/1 del 7 giugno 2017 e Prot. n. 11001/110(10) del 18 luglio 2018, nonché prassi operativa delle Prefetture italiane e dei Comitati Provinciali per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica nel processo autorizzativo per eventi pubblici.

La Responsabilità dell’Organizzatore: Civile, Penale e Reputazionale

Le nuove normative hanno rafforzato e spostato la responsabilità diretta sugli organizzatori di eventi. La responsabilità civile dell’organizzatore trova fondamento nell’articolo 2043 del Codice Civile italiano, che sancisce il principio del ‘neminem laedere’, e nell’articolo 2050 c.c. per le attività considerate potenzialmente pericolose. Sul piano penale, la mancata adozione delle misure di sicurezza previste può configurare reati gravi quali le lesioni personali colpose (Art. 590 c.p.) o l’omicidio colposo (Art. 589 c.p.), in caso di incidenti che causano lesioni o, peggio, decessi, direttamente attribuibili a negligenza o inosservanza delle normative. Oltre alle sanzioni pecuniarie e alle implicazioni penali, gli organizzatori sono esposti a ingenti danni reputazionali, con conseguenze a lungo termine sulla loro immagine e credibilità nel settore.

Fonte: Codice Civile Italiano, Articoli 2043 e 2050; Codice Penale Italiano, Articoli 589 e 590.

Il Ruolo Ineludibile delle Prefetture e Questure nel Processo Autorizzativo

L’articolo 68 e l’articolo 69 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS, R.D. 18 giugno 1931, n. 773) stabiliscono l’obbligo di ottenere la licenza dell’Autorità di Pubblica Sicurezza per l’organizzazione di spettacoli e manifestazioni pubbliche. Le Circolari Gabelli e Piantedosi hanno specificato ulteriormente i requisiti e le procedure per il rilascio di tali licenze, rendendo obbligatorio il coordinamento preventivo e l’approvazione delle Prefetture e delle Questure per i piani di sicurezza. Senza un piano dettagliato e validato dalle Autorità di Pubblica Sicurezza e dai Vigili del Fuoco, l’evento non può legalmente svolgersi. È importante sottolineare come i requisiti e le direttive possano presentare specificità locali, come quelle emanate dalla Prefettura e dalla Questura di Verona per gli eventi nella loro provincia, rendendo essenziale una conoscenza approfondita delle normative locali. Questo approccio specialistico è applicato con successo da realtà del territorio come Skillnet Sicurezza, che supportano gli organizzatori nell’allineamento ai requisiti locali.

Fonte: Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS), R.D. 18 giugno 1931, n. 773, Articoli 68 e 69; Ministero dell’Interno, Circolari Gabelli e Piantedosi.

L’Impatto Economico della Non-Conformità

La mancata conformità alle normative sulla sicurezza degli eventi può comportare impatti economici significativi, sia diretti che indiretti. Le disposizioni delle Circolari Gabelli e Piantedosi, richiedendo un aumento del personale di controllo, l’implementazione di sistemi di videosorveglianza e controlli agli accessi, e la redazione di piani complessi, si traducono in un incremento diretto dei costi operativi per gli organizzatori. Oltre a ciò, la non-conformità può generare sanzioni amministrative pecuniarie, il blocco o l’annullamento dell’evento con conseguente perdita del fatturato atteso, e ingenti costi per risarcimenti in caso di incidenti. Il danno d’immagine derivante da incidenti o annullamenti può pregiudicare inoltre la capacità di attrarre sponsor e compromettere future opportunità, incidendo negativamente sul valore economico complessivo dell’evento e sull’organizzatore. Le associazioni di categoria, come Federcongressi&eventi, monitorano costantemente l’impatto economico dell’applicazione di tali direttive sul settore.

Fonte: Ministero dell’Interno, Circolari Gabelli e Piantedosi (che definiscono i requisiti); Osservazioni e rapporti delle principali associazioni di categoria nel settore eventi (es. Federcongressi&eventi) che rilevano gli impatti economici dell’applicazione di tali direttive.

Strategie e Soluzioni Concreti per una Gestione Conforme e Proattiva

Per navigare con successo la complessità delle normative e garantire la sicurezza degli eventi, è imperativo adottare un approccio proattivo e metodico. Il Decreto del Ministero dell’Interno dell’8 agosto 2007 (e successive modifiche) disciplina l’impiego e la formazione degli ‘steward’ per i servizi di controllo e sicurezza, stabilendo precisi requisiti di qualificazione e formazione del personale. Le Circolari Gabelli e Piantedosi, a loro volta, sottolineano la necessità di impiegare personale adeguatamente formato e qualificato, oltre all’adozione di sistemi tecnologici avanzati come la videosorveglianza, per garantire il rispetto dei livelli di ‘safety’ e ‘security’ richiesti.

Fonte: Decreto del Ministero dell’Interno dell’8 agosto 2007, recante ‘Disciplina dell’impiego di personale addetto ai servizi di controllo delle attività di intrattenimento e di spettacolo in luoghi aperti al pubblico o in pubblici esercizi’; Ministero dell’Interno, Circolari Gabelli e Piantedosi.

La Valutazione Integrata del Rischio: Il Primo Imperativo

Il punto di partenza essenziale per ogni evento è un’analisi approfondita e multidisciplinare dei rischi. Questa valutazione di impatto sulla sicurezza deve considerare il contesto specifico dell’evento, la tipologia di pubblico atteso, la conformazione del sito e tutte le variabili che possono influenzare la safety e la security. Un’analisi completa permette di identificare le vulnerabilità e di progettare misure preventive e protettive mirate.

Progettazione di Piani di Safety e Security Dettagliati e Coerenti

Sulla base della valutazione del rischio, è fondamentale progettare piani di sicurezza dettagliati e coerenti. Questi piani devono includere elementi chiave come la gestione della viabilità interna ed esterna, il controllo degli accessi, la gestione dei flussi di pubblico, l’individuazione di percorsi di emergenza chiari e sgombri, la presenza di presidi sanitari adeguati, l’implementazione di piani antincendio specifici, l’utilizzo di sistemi di videosorveglianza e la definizione di protocolli di comunicazione interna ed esterna. È cruciale che questi piani integrino in modo sinergico gli aspetti di ‘safety’ e ‘security’.

Il Coordinamento Continuo con le Autorità e gli Enti di Soccorso

Un dialogo preventivo e costante con le Autorità di Pubblica Sicurezza (Prefettura, Questura), i Vigili del Fuoco e i servizi di emergenza (118) è ineludibile. La presentazione tempestiva della documentazione richiesta e la partecipazione attiva ai tavoli tecnici di coordinamento sono passaggi fondamentali per ottenere i nulla osta necessari e per garantire che il piano di sicurezza sia allineato alle aspettative e alle direttive delle autorità. La designazione di un referente unico per la sicurezza facilita questo coordinamento e la comunicazione.

L’Impiego di Personale Qualificato e Tecnologie Avanzate

L’efficacia dei piani di sicurezza dipende in larga misura dalla qualità del personale impiegato. È indispensabile che steward, addetti antincendio e soccorritori siano altamente formati e qualificati in conformità con le normative vigenti. Parallelamente, l’adozione di tecnologie avanzate, quali sistemi di videosorveglianza intelligenti, l’uso di droni per il monitoraggio aereo, sistemi di controllo accessi (anche biometrici, se pertinenti), e radio comunicazioni criptate, funge da supporto indispensabile alla gestione operativa della sicurezza, consentendo una risposta rapida ed efficiente a qualsiasi evenienza.

L’Importanza della Consulenza Specializzata e del Partner Strategico

Data la complessità della normativa e la specificità delle sfide, affidarsi a professionisti esperti nella normativa, nella progettazione dei piani di sicurezza, nel coordinamento con le autorità e nella gestione operativa sul campo, assume un valore inestimabile. La consulenza specializzata rappresenta la chiave per garantire la piena compliance normativa e l’efficienza delle misure adottate, minimizzando i rischi e proteggendo gli organizzatori da potenziali responsabilità.

Conclusione: Costruire Eventi di Successo, Sicuri e Legalmente Solidi

Sintesi e Riflessioni Finali

La gestione della sicurezza negli eventi pubblici è diventata un’attività complessa e carica di responsabilità, specialmente alla luce delle Circolari Ministeriali Gabelli e Piantedosi. È fondamentale comprendere che la sicurezza non deve essere percepita come un mero costo, bensì come un investimento strategico e imprescindibile. Un approccio proattivo, basato sulla rigorosa conformità normativa, sulla protezione del pubblico e sulla salvaguardia della reputazione dell’organizzatore, rappresenta l’unica strada percorribile per garantire la riuscita dell’evento e la sua sostenibilità nel tempo. L’adozione di misure preventive e l’implementazione di piani di sicurezza robusti sono, pertanto, elementi essenziali per costruire eventi non solo di successo, ma anche legalmente solidi.

Risorse per una Gestione Efficace della Sicurezza

Affrontare queste sfide richiede non solo una preparazione metodologica, ma anche una profonda conoscenza delle normative e una capacità operativa sul campo, elementi imprescindibili per ogni organizzatore. Per coloro che cercano di garantire la piena conformità e l’efficacia dei piani di sicurezza, è fondamentale avere accesso a risorse e competenze specializzate.

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